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Andare all'estero

Ultima modifica 21 febbraio 2024

Per chi intende recarsi all’estero, le possibilità sono molteplici. Esistono, infatti, tanti modi di confrontarsi con una cultura diversa e parlare una lingua straniera. E' importante definire gli obiettivi personali, collegandoli con le proprie risorse, per scegliere il percorso più adatto a sé.

 

Il soggiorno all’estero, soprattutto se si tratta di lavoro o studio, va preparato con anticipo: è fondamentale informarsi sul Paese di destinazione, sulle procedure da espletare, sul mercato del lavoro, sui contatti utili, eccetera.

Prima di tutto è necessario documentarsi ed è buona norma partire dal conoscere la situazione politica e sanitaria della meta prescelta. Per fare questo l'unità di crisi del Ministero degli Affari Esteri mette a disposizione una banca dati contenente informazioni su 208 Paesi. Lo scopo di questo servizio è di informare gli italiani che si recano all'estero ed in primo luogo tutelare la sicurezza dei cittadini che viaggiano fuori dai confini nazionali. Sono fornite schede dettagliate riguardanti molti paesi, segnalando quelli che andrebbero evitati per motivi politici o pericoli naturali presenti.

A questo proposito, si possono consultare i seguenti siti:

http://www.esteri.it/servizi/consigli/index.htm
http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it

Per quanto riguarda tutte le informazioni di carattere sanitario, malattie infettive e vaccinazioni richieste nei paesi di tutto il mondo è indispensabile utilizzare il servizio Malinf, il sito del Ministero della Sanità, http://www.sanita.it/malinf/.

Viaggiare con animali

Per potersi recare all’estero con animali di proprietà, occorre espletare alcuni adempimenti, fra i quali, i principali sono:

  • effettuare la vaccinazione antirabbica (eseguita da non più di un anno);
  • se si possiede un cane, verificare che sia iscritto all’anagrafe canina comunale e che abbia il codice di riconoscimento (microchip o tatuaggio leggibile); anche per i gatti ed i furetti è necessario che vengano identificati con i microchip distribuiti dai Comuni ed iscritti alle anagrafi comunali seguendo le stesse modalità previste per i cani;
  • prendere appuntamento con il Servizio Veterinario, dell’ASL (Azienda Sanitaria Locale), per farsi rilasciare il passaporto europeo (obbligatorio dall’1 ottobre 2004), che ha validità di 5 anni.

Questi sono gli adempimenti richiesti per l’ingresso nelle nazioni in ambito UE (ad eccezione di Svezia, Regno Unito, Malta, Irlanda e Finlandia, per le quali sono previste regole più restrittive); per tutte le altre possono essere richiesti adempimenti diversi, per cui prima di partire è buona norma informarsi presso i Consolati degli Stati in cui ci si deve recare oppure, nel caso in cui ci si avvalga dei loro servizi, presso le Agenzie di Viaggi.

Occorre tenere presente che sono previste sanzioni severe nel caso in cui, nel corso di un viaggio, il proprietario di un animale risulti sprovvisto dei documenti necessari (le autorità competenti possono decidere di rispedire l'animale nel Paese d'origine, oppure di isolarlo, a spese del proprietario, per tutto il tempo necessario a svolgere i controlli sanitari previsti).

La nostra Costituzione tutela la nostra permanenza o l'espatrio con l'articolo 16, che recita:

'Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge'.